“La notte è più bella, si vive meglio”. Jovanotti ci ha visto lungo.
Ed è proprio quando cala il sole che Boniek si scatena. Nome insolito per un giocatore. Ma è l’originalità che fa di un uomo un talento.
Le Origini del Talento
Zbigniew Boniek nasce il 3 marzo del 1956 a Bydgoszcz, piccola città situata al centro del territorio polacco. Inizia giovanissimo proprio nella squadra locale, la Zawisza, che allora militava in serie B. Nella squadra della propria città, il bello di notte riesce presto a mettersi in mostra e attirare le attenzioni della squadra più importante del campionato polacco, il Widzew Lodz. Ed è proprio con la casacca del Widzew, che Boniek affronta la Juventus in Coppa Uefa e la elimina. Decisivo sarà proprio un suo rigore con cui piega i guanti a Dino Zoff.
I Mondiali di Spagna
Prima dell’approdo in Italia, la definitiva consacrazione del talento polacco avviene durante il Mondiale del 1982 in Spagna dove la Polonia si qualifica terza. Una fantastica tripletta contro il Belgio e uno 0-0 contro L’URSS bastano per l’accesso alle semifinali. Fatale però un cartellino rosso rimediato all’88’ che farà saltare al condottiero il match contro l’Italia. Senza il suo talismano, i bianchi si consegnano agli azzurri di Bearzot per 2-0. Nella finale per il terzo posto il “rosso” rientra trovandosi di fronte la Francia di Michel Platini, suo prossimo compagno di avventure juventine.
La Seria A con la maglia della Juventus
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L’esordio nel campionato di serie A, come spesso accade è sempre complicato. Il talentino polacco fatica ad imporre il suo carisma. Conclude la prima stagione italiana con una Coppa Italia ed una sfortunata finale di Coppa Campioni persa contro l’Amburgo. E’ proprio in questa competizione che Boniek riesce a incidere con alcune notevoli performances facendosi così appiccicare dall’Avvocato Agnelli il soprannome di “Bello di Notte”.
Come nasce l’appellativo: “Bello di notte”
“Durante il ricevimento di gala l”avvocato Gianni Agnelli ci presento a Kissinger: presentando Platini disse questo è ”bello di giorno” e poi presentando me disse ”questo invece è bello di notte”. Sentendo questa presentazione alcuni giornalisti presenti ripresero tale definizione contribuendo ad alimentare questo ”mito”che personalmente ho sempre considerato una cosa simpatica e carina“.
Allenatore, Dirigente e anche Opinionista
Dopo aver smesso l’attività da calciatore, Boniek tenta quella da allenatore, ma con scarsi risultati.
- 1990-1991, è alla guida del Lecce in Serie A, annata che si chiude con la retrocessione dei giallorossi in Serie B
- 1991-1992 è alla guida del Bari, ancora in massima serie; il campionato si conclude con la retrocessione tra i cadetti
- 1992-1993 è chiamato a guidare la Sambenedettese, in Serie C1, ma è esonerato prima della fine della stagione stessa
Dopo essere stato vice presidente delle Federazione Calcistica Polacca, nel 2002 diventa allenatore della Nazionale ma con scarsi risultati.
Attualmente “Zibì” fa il commentatore televisivo facendosi sempre distinguere per le sue polemiche e quella spregiudicatezza che lo ha sempre accompagnato in tutta la sua carriera calcistica.
Twitter e le pesantissime dichiarazioni
Boniek è tra i 50 giocatori omaggiati di una stella nella Walk of Fame bianconera allo Juventus Stadium. Il talismano polacco si è visto revocare il riconoscimento dopo alcune pesanti dichiarazioni contro la sua ex squadra. Dopo una votazione online, la società bianconera ha deciso di riassegnare la stella a Edgar Davids.