Il PIL polacco pro capite rispetto alla media dell’UE è in costante crescita. All’inizio del secolo era al livello del 48%. Questo rapporto è costantemente migliorato fino a raggiungere il 66% nel 2012. Nel 2015 ha raggiunto il 69% e nel 2018 è arrivato al 74%.
Source: Il sole 24ore
Il Ministero della Business and Technology (MPIT) citando i dati del Fondo Monetario Internazionale ha riferito che il PIL pro capite misurato in parità di potere d’acquisto in Polonia raggiungerà l’82% entro il 2025.
Secondo queste previsioni la Polonia supererà il Portogallo e ridurrà il divario con l’Italia di circa 2,9 mila dollari.
Ma quali sono le ragioni di questa crescita inarrestabile?
Il reddito pro-capite
Il reddito pro capite può essere definito come la quantità di prodotto interno lordo ipoteticamente posseduta, in un certo periodo di tempo, da una persona.
E’ spesso usato per misurare il grado di benessere della popolazione di un Paese. Affinché possa essere comparato deve essere espresso in termini di una moneta usata internazionalmente come l’euro o il dollaro; ma tale cifra non indica l’effettiva somma di denaro guadagnata da ogni cittadino, ma solo il livello di sviluppo economico del paese
La crescita del gruppo CESEE:
“CESEE” si riferisce ai seguenti paesi: Albania, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Kosovo, Lettonia, Lituania, Macedonia, Moldova, Montenegro, Polonia, Romania, Russia, Serbia, Repubblica Slovacca , Slovenia, Turchia e Ucraina.
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Alcuni di questi paesi, potrebbero raggiungere il livello medio di Pil pro capite dell’UE nei prossimi anni.
Se si considera che la Polonia o la Lettonia avevano, all’ingresso nell’UE, dei Pil pro capite pari a 51,2% e 48,3% questa crescita risulta strabiliante.
Ma cos’ha determinato la crescita del Gruppo CESEE?
Ovviamente, molti Paesi del Gruppo hanno vissuto il noto shock (positivo) causato dal crollo dell’Unione Sovietica e dalla conseguente apertura al mercato. In particolare, i Paesi che hanno accelerato maggiormente in termini di convergenza si sono caratterizzati per:
- Miglioramento della qualità delle istituzioni (con effetti positivi determinati dall’ingresso nell’Unione europea);
- – Riallocazione della forza lavoro dall’agricoltura ad altri settori maggiormente produttivi;
- – Maggiore competitività e crescita delle esportazioni;
- – Favorevoli condizioni demografiche;
- – Crescita del capitale umano e investimenti
In riferimento alla Polonia, i fondi strutturali dell’EU hanno permesso una crescita a ritmi vertiginosi.
Il documentario è un focus geopolitico su un Paese che per ben due volte è sparito dalla cartina Europea.