“La vita somiglia molto al jazz… è meglio quando si improvvisa.” Oggi la Polonia ricorda un’artista straordinario, Krzysztof Komeda.
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Biografia
Nato a Poznań nel 1931, Krzysztof Komeda si distingue come uno dei migliori talenti musicali della Polonia. Ha studiato pianoforte fin dalla tenera età, ed è stato inserito nel conservatorio di Poznań nel 1939. Dopo la Laurea in Medicina e alcuni anni di lavoro come Otorinolaringoiatra, si dedica alla professione di musicista. Nel 1955 crea un complesso che diventa poi molto famoso. Dal 1958, grazie al regista polacco Roman Polanski, si dedica al cinema e alla televisione.
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Noto come Krzysztof Trzciński si ritrovò soprannominato Komeda dopo aver scarabocchiato la parola su un muro – aveva intenzione di scrivere “komenda” (come nel posto di comando) – mentre giocava con i suoi compagni.
La Polonia e il jazz
Il jazz fu per Komeda un modo per esprimere la sua sete di sperimentazione e si incrociò con tutti i tipi di musica, sviluppandosi liberamente nella ritmica e contaminandosi con diversi linguaggi sonori. Attraverso di essi l’artista polacco, che si considerava responsabile di tutte le componenti sonore di un film tendendo a una ‘totalità’ espressiva in unione con le immagini, diede voce all‘inquietudine dei giovani e di tutti coloro che ambivano alla libertà individuale in regimi costrittivi.
Le opere di maggior successo
Il primo a utilizzare il jazz di K. fu Polanski, il quale nel 1957, mentre frequentava ancora la Scuola di cinema di Łódź, trasse dal repertorio del compositore le musiche per il suo primo cortometraggio. Da allora tutti i lungometraggi di Polanski, fino alla morte di K., sono accompagnati dalla sua musica.
Tra le sue opere bisogna ricordare:
- Nóz w wodzie (1962; Il coltello nell’acqua)
- Repulsion (1965)
- Dance of the vampires (1967)
Il tragico incidente
Come tutti i grandi, la sua morte è avvolta nel mistero. Morì a Varsavia a causa di lesioni cerebrali dovute ad un precedente incidente automobilistico a Los Angeles, mentre Roman Polański afferma che a causare l’ematoma fu il suo amico Marek Hłasko dopo averlo spinto da una scarpata mentre erano ubriachi.