La commozione dei tifosi e anche dei non tifosi, dei dirigenti, dei suoi colleghi, di tutti gli appassionati del mondo del calcio: nessuno escluso dalle emozioni scatenate dall’addio di uno dei più grandi portieri dei nostri tempi alla squadra per cui ha difeso la porta per 17 anni. Applausi e abbracci, cori e striscioni per Gigi Buffon nella sua ultima partita in bianconero, disputata il 19 Maggio 2018 contro il Verona.
Il portiere e capitano bianconero è sbucato dagli spogliatoi con i suoi tre figli – il più piccolo, Leopoldo, avuto da Ilaria D’Amico, in braccio e gli altri due, Louis Thomas e David Lee, avuti con la sua ex-moglie Alena Seredova, per mano – mentre tutto lo stadio gli tributava un lungo applauso. “C’è un solo numero 1, c’è un solo numero 1”, hanno intonato le curve. Prima del fischio d’inizio, Buffon ha abbracciato i compagni, uno a uno.
Scrosciante l’applauso per il numero 1 bianconero anche quando ha toccato il primo pallone, davanti alla curva nord dell’Allianz Stadium. Nella curva sud gli ultrà hanno esposto lo striscione con una frase dedicata a Buffon: “Solo chi tenta l’assurdo raggiunge l’impossibile”. E gran parte della curva è stata coperta per qualche minuto da un gigantesco bandierone con l’immagine del portiere e lo scudetto targato 2017/2018.
Il capitano bianconero ha lasciato il campo al 17′ del secondo tempo ha lasciato il campo al terzo portiere Pinsoglio. Prima di lasciare il campo, accolto dall’ennesima ovazione a applausi di tutto lo stadio, Buffon la abbracciato tutti i compagni.
E c’era il diluvio sull’Allianz Stadium quando è cominciata la premiazione della Lega calcio per lo scudetto vinto dalla Juventus. Per il numero 1, Gigi Buffon, è stato riservato, ovviamente, il posto finale per l’ultima ovazione nella giornata dell’addio (quantomeno da giocatore) alla Juventus.